La University of the Western Cape (UWC) ha incaricato EES Africa di progettare e gestire l’installazione di una nuova soluzione di gestione video (VMS) per il suo campus. Il cliente desiderava che il VMS si integrasse completamente con i suoi attuali sistemi di controllo degli accessi, di rilevazione degli incendi e di intrusione.
Quando si sceglie e si integra un nuovo sistema VMS con gli elementi di un sistema di sicurezza esistente, non si tratta di una taglia unica. “È fondamentale selezionare e personalizzare il VMS più adatto a soddisfare le esigenze specifiche del cliente”, afferma Anton Hochleutner, direttore di EES Africa, che ha gestito il progetto UWC.
“Abbiamo deciso che il modo migliore per raggiungere questo obiettivo era invitare i vari produttori a venire all’università e a dimostrare i loro prodotti in un ambiente reale per mostrare l’integrazione in azione, e non solo assicurarci delle loro capacità di integrazione”.
Sottosistemi da integrare
- Migliorare la tecnologia di controllo degli accessi
- Sistemi di controllo elettronico degli accessi Salto
- Centrali di rivelazione incendi Ziton
- Pannelli antintrusione DSC
“Quando i sottosistemi vengono attivati, ad esempio da un’intrusione, generano allarmi e inviano segnali al VMS. Questo permette all’operatore della sala di controllo di gestire e gestire la situazione da un’unica postazione di lavoro”.
Dimostrazioni VMS in loco
Il team del progetto EES Africa ha deciso che il miglior piano d’azione era che ogni produttore dimostrasse i propri prodotti individualmente per un periodo di un mese.
“Cinque produttori di VMS sono stati invitati a presentare i loro prodotti e quattro hanno accettato l’invito”, spiega Hochleutner. “Oltre alle loro capacità di integrazione, i fornitori di VMS dovevano dimostrare le loro capacità di riconoscimento delle targhe (LPR) nel campus, nell’ambiente reale”.
Ogni VMS doveva soddisfare un elenco di criteri pratici, tra cui:
- Analisi video.
- Integrazione di diversi produttori di telecamere.
- Mappatura interattiva.
- Audio bidirezionale (conversazione e ascolto).
- Integrazione di dispositivi di ingresso/uscita (I/O).
- Possibilità di registrare il protocollo di streaming in tempo reale (RTSP).
- Facilità d’uso per l’operatore.
- Prezzi.
Una volta completate tutte le dimostrazioni, il team del progetto ha esaminato i dati e, attraverso una matrice di punteggio, è arrivato al prodotto più adatto alle esigenze dell’università. Sono stati controllati i riferimenti dei prodotti ed è stato annunciato il produttore di VMS scelto, Cathexis.
“Questo processo sarebbe stato sempre lungo, ma ritenevo che per ottenere una piattaforma equa che permettesse al cliente di prendere una decisione informata, si dovesse procedere in questo modo. Il risultato ottenuto dal team di progetto è stato un VMS che si adatta perfettamente alle esigenze individuali del cliente e gli offre un sistema che gli consentirà di crescere in futuro”, afferma Hochleutner.